Cosa sono i “draghi verdi” simbolo di Milano
La scorsa settimana ci siamo soffermati su un aspetto della nostra città che sta mutando inesorabilmente, ma ci sono altri elementi rassicuranti che accompagnano il nostro arredo urbano da decenni. È il caso delle vedovelle di Milano, meglio conosciute dai milanesi come i “draghi verdi” a causa del loro aspetto: dalla struttura principale in ghisa verniciata con il colore verde spunta infatti un rubinetto in ottone a forma di testa di drago.
Come si legge nel portale dedicato al turismo di Milano: “Distribuite su tutto il territorio del Comune di Milano ne sono attualmente in funzione circa 400. Nel 2010 è stata realizzata la mappa delle vedovelle di Milano (www.fontanelle.org) per poterle localizzare tutte. La più antica vedovella è quella che ancora oggi si può vedere in Piazza della Scala. La sua particolarità è quella di essere stata realizzata in bronzo anziché in ghisa come tutte le altre. Disegnata dall’Arch. Luca Beltrami che per la bocca a forma di drago trasse ispirazione da uno dei doccioni del Duomo, gli enormi scoli per l’acqua piovana dalle forme di mostri spaventosi visibili sui fianchi della cattedrale.”
Un altro aspetto interessante di queste installazioni comunali è costituito dalla loro manutenzione: nella sede dell’acquedotto MM di via Meda 44 un team si trova costantemente impegnato per mantenerle pulite e riportare ogni fontana al suo originario splendore. I draghi verdi sono infatti oggetto di vandalismi di ogni genere e tentativi di furto (in particolare del prezioso becco in ottone).
Noi, da bravi milanesi, chiudiamo questo approfondimento offrendovi da bere al bar del drago verde! Ora sapete tutti di cosa si tratta.